Utilità della lettura ad alta voce

Molto si è detto e scritto a proposito di questa fondamentale pratica di avvicinamento alla lettura, una pratica che dovrebbe incominciare quando i bambini sono ancora in fasce e NON dovrebbe interrompersi fintanto che i bambini/ragazzi/adulti mostrano di accogliere la proposta come un dono, un’affettuosa, divertita, partecipata condivisione di un momento di grande intensità comunicativa.

L’imponente massa di studi effettuati sull’importanza dell’early literacy, cioè sul precoce sviluppo linguistico del bambino ha permesso di stabilire che:

  • Il 50% del cervello degli esseri umani si sviluppa nei primi quattro anni di vita
  • Nei primi cinque anni di vita il bambino è un vero e proprio “genio linguistico”. La sua capacità di imparare parole nuove e assimilare strutture linguistiche non ha confronto con le capacità di cui sarà in possesso negli anni successivi
  • I bambini a cui viene regolarmente letto fin da quando nascono diventano lettori migliori. Spesso arrivano a scuola sapendo già leggere, possiedono un vocabolario più ricco, sono in grado di comprendere narrazioni complesse, sanno meglio esprimere il proprio pensiero, sanno prestare attenzione per tempi più lunghi

Agli inconfutabili vantaggi di tipo cognitivo si aggiungono quelli di tipo relazionale e motivazionale. Leggere ad alta voce regolarmente a un bambino fin dal primo anno di vita vuol dire:

  • educare al silenzio e all’ascolto rispettoso
  • creare un rapporto affettivo con il libro
  • promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura
  • abituare il bambino a considerare la lettura una piacevole attività quotidiana
  • fornire un modello comportamentale positivo
  • sviluppare l’immaginazione
  • motivare ad imparare a leggere
  • avviare alla conoscenza di generi letterari diversi (fiaba, racconto fantastico o realistico, filastrocche e poesie, ecc.)
  • dimostrare che il linguaggio ha suoni e ritmi piacevoli da ascoltare anche se non si comprende tutto quanto si ascolta
  • creare un territorio comune di idee, di immagini, di emozioni.